Il sole non trasmette solo raggi UV, che in misura e con le giuste protezioni regalano una gradevole abbronzatura, ma il sole irradia moltissime radiazioni elettromagnetiche e diventa quindi responsabile sia di cose buone che cose negative. Scopriamo quali.
3 sono le categorie di luce che, passando attraverso l’atmosfera, raggiungono le persone e si possono dividere in:
Spettro di luce visibile
Luce a infrarossi
Luce ultravioletta
In particolare, lo spettro visibile, che si frappone in mezzo alla lunghezza d’onda dei raggi x (UV ultravioletti) e delle onde radio (infrarossi), è sicuramente un tipo di luce che ha aiutato gli esseri viventi a regolarsi con la natura, con appunto i cambi fra notte e giorno, ma anche delle stagioni con la riduzione del fotoperiodo.
La luce solare ha quindi un forte valore adattivo per regolare l’attività sia delle persone tra loro, che delle persone con l’ambiente ma anche delle persone con sé stesse regolando infatti, ad esempio, la secrezione di ormoni fondamentali per il benessere.
La serotonina: in grado di regolare il ciclo sonno veglia
Il cortisolo: durante le ore notturne si “ricarica” e raggiunge il suo picco attorno alle 7:00, responsabile della sveglia autonoma al mattino
La vitamina D: viene sintetizzata dal corpo stesso in base al periodo di esposizione ai raggi solari. La vitamina D gioca un ruolo fondamentale per fissare il calcio, assunto attraverso gli alimenti, alle ossa.
Purtroppo, ci sono anche diversi effetti nocivi per l’organismo, come ad esempio la degenerazione maculare della retina che vanta il triste primato di essere la prima causa di cecità nella terza età per via delle componenti blu-violette che rientrano nello spettro di lice visibile.
I raggi infrarossi invece vengono ricreati anche artificialmente per diversi scopi terapeutici, grazie alla loro azione riscaldante e la capacità di dilatare i capillari e i vasi superficiali.
Tuttavia, quando vengono assorbiti attraverso la luce solare in dosi eccessive, possono favorire inestetismi come la couperose o la comparsa di vene varicose nelle gambe.
I raggi ultravioletti o (raggi UV) si dividono in 3 classi UV-A, UV-B e UV-C: anche se costituiscono il 3% dei raggi solari che passano attraverso l’atmosfera, possono essere responsabili di molte conseguenze, positive o talvolta più negative.
I raggi UV-A: possono regalare una gradevole abbronzatura ma penetrano in profondità nella pelle e possono causare problematiche a capillari, elastina e collagene.
I raggi UV-B: dalle ancor migliori proprietà abbronzanti, sono stati correlati all’alterazione del DNA e quindi alla comparsa di melanomi e altre forme tumorali della pelle.
I raggi UV-C sono invece i raggi UV che maggiormente è associato alla comparsa di tumori ma l’atmosfera gioca un ruolo chiave nel trattenerli.
Per saperne di più su come proteggere la pelle dai raggi solari leggi anche questo articolo.
Curarsi del proprio aspetto non è un atto di mera vanità, ma un vero atto di amore verso sé stessi e l’altro lato della medaglia del benessere.
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