La vitamina D è strettamente correlata alle ore di sole e per questo nei mesi estivi ne produciamo in una quantità sufficiente per i mesi invernali. Tuttavia, la minor esposizione al sole e una maggiore esposizione al freddo suggeriscono un’integrazione di Vitamina D come prevenzione.
Inoltre, la Vitamina D è un componente fondamentale dei nutrienti che assumiamo, una sua carenza potrebbe causare rachitismo nei bambini o, con il progredire degli anni, osteoporosi. Svolge anche un ruolo fondamentale nei decorsi di malattie infettive. È un antimicrobico naturale e produce dai 200 ai 300 peptidi antimicrobici contro virus, batteri e funghi. La sua carenza può compromettere infatti la regolare azione del sistema immunitario e aumentare l’esposizione a raffreddori, influenze o altre infezioni respiratorie.
COME ASSUMERE LA VITAMINA D
Ci sono pochi alimenti con una forte presenza di Vitamina D: l’olio di fegato di merluzzo, di cui però non consiglio il sapore, il fegato, il pesce e le uova. Fortunatamente il nostro corpo è in grado di produrre, grazie ai raggi di sole assorbiti dalla pelle (in particolare irradiazione di UVB), e immagazzinare la Vitamina D nel fegato così da rilasciarla in piccole quantità ogni volta che il corpo ne ha bisogno.
La produzione endogena della vitamina (80% della nostra assunzione) parte dal colesterolo, che attraverso una reazione chimica di riduzione dipendente dall’esposizione alla luce solare, passa a deidrocolesterolo e poi Vitamina D.
Tuttavia, quando si parla di metodi per migliorare l’assorbimento di questa vitamina, ci si riferisce quasi sempre a regimi alimentari perché si è notato che persone provenienti da diverse parti del mondo hanno una diversa assunzione: ad esempio si è notato che chi ha la pelle scura e vive in climi temperati ha un livello molto basso di Vitamina D, probabilmente dovuto all’abbondante melanina nella loro pelle che ne ostacolerebbe la sintesi. Essendo l’unico nutriente che il nostro corpo è in grado di produrre da solo, non abbiamo bisogno di reintegrarlo a meno di problematiche legate alla gravidanza, all’allattamento e alla crescita.
Quindi, per assumere questo importantissimo nutriente basta passare un tempo adeguato al sole e all’aria aperta, senza esagerare per evitare l’aumento del rischio di melanoma.
A COSA SERVE LA VITAMINA D
Il fabbisogno giornaliero per un adulto è di 400 unità, anche se può variare fino a 1’000 con l’età o in caso di problematiche collegate.
Questo nutriente è stato scoperto ed isolato per la prima volta durante una ricerca per trovare la causa del rachitismo nei bambini, si sapeva che fosse la mancanza di una sostanza dietetica e con la ricerca si è arrivati a trovarla e chiamarla Vitamina D.
Essendo poco presente in natura bisogna ripiegare su degli integratori in caso di carenza o fabbisogno elevato: questi complementi vengono usati per il trattamento o la prevenzione di osteoporosi, rachitismo e osteomalacia (la forma senile del rachitismo). Abbiamo capito, quindi, che la Vitamina D ha un importante ruolo nell’assorbimento del calcio e, di conseguenza, nel rafforzamento delle ossa, per questo durante lo sviluppo favorisce la salute dei denti e aiuta la prevenzione della parodontite.
L’importantissimo ruolo nella salute delle ossa, però, non è l’unico che può avere per il nostro corpo, infatti riduce la vasocostrizione, lo stress ossidativo (riducendo il rischio di infarti e ictus) e migliora la riparazione dei danni interni ai vasi sanguigni, dando un grande beneficio al nostro sistema cardiocircolatorio.
Una grave carenza è stata associata a malattie gravi come il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla.
Sul sistema cardiovascolare la mancanza di Vitamina D può aumentare il rischio di diabete, ipercolesterolemia e sindrome metabolica. Questa carenza può essere dovuta alla scarsa esposizione alla luce solare o anche a malattie che alterino l’assorbimento intestinale come il Morbo di Crohn, malattie dei reni, del fegato e farmaci per ridurre il colesterolo, antiepilettici e antimicotici.
Ovviamente, come tutti i nutrienti, bisogna stare attenti a non esagerare, in caso di eccesso la Vitamina D può portare alla calcificazione diffusa a diversi organi con conseguenti vomito, diarrea e spasmi muscolari.
Nel periodo invernale il tempo di luce naturale, come sappiamo, si riduce e con esso anche le possibilità che abbiamo di ricaricare le nostre riserve di Vitamina D, per questo è consigliato l’uso di integratori per bilanciare l’assunzione con il fabbisogno.
Per le persone con la pelle molto chiara, inoltre, nel periodo estivo anche un’esposizione di 10-15 minuti può risultare dannosa e per questo viene consigliata l’integrazione della vitamina.
A Palazzo Fiuggi un team multidisciplinare di medici studia delle diete bilanciate e tarate sulla persona, con la possibilità di continuarle anche dopo la permanenza: tenendo conto di ogni fattore, compresa l’assunzione di Vitamina D, potranno sopperire ad eventuali carenze e aiutare a limitare gli eccessi, così da ribilanciare il tuo metabolismo e farti stare in salute.