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Immagine del redattoreDr. David Della Morte Canosci

Aggiornamento: 30 set 2022

La vitamina D è strettamente correlata alle ore di sole e per questo nei mesi estivi ne produciamo in una quantità sufficiente per i mesi invernali. Tuttavia, la minor esposizione al sole e una maggiore esposizione al freddo suggeriscono un’integrazione di Vitamina D come prevenzione.

donna che assume vitamina D dal sole

Inoltre, la Vitamina D è un componente fondamentale dei nutrienti che assumiamo, una sua carenza potrebbe causare rachitismo nei bambini o, con il progredire degli anni, osteoporosi. Svolge anche un ruolo fondamentale nei decorsi di malattie infettive. È un antimicrobico naturale e produce dai 200 ai 300 peptidi antimicrobici contro virus, batteri e funghi. La sua carenza può compromettere infatti la regolare azione del sistema immunitario e aumentare l’esposizione a raffreddori, influenze o altre infezioni respiratorie.


COME ASSUMERE LA VITAMINA D


Ci sono pochi alimenti con una forte presenza di Vitamina D: l’olio di fegato di merluzzo, di cui però non consiglio il sapore, il fegato, il pesce e le uova. Fortunatamente il nostro corpo è in grado di produrre, grazie ai raggi di sole assorbiti dalla pelle (in particolare irradiazione di UVB), e immagazzinare la Vitamina D nel fegato così da rilasciarla in piccole quantità ogni volta che il corpo ne ha bisogno. 

La produzione endogena della vitamina (80% della nostra assunzione) parte dal colesterolo, che attraverso una reazione chimica di riduzione dipendente dall’esposizione alla luce solare, passa a deidrocolesterolo e poi Vitamina D.


Tuttavia, quando si parla di metodi per migliorare l’assorbimento di questa vitamina, ci si riferisce quasi sempre a regimi alimentari perché si è notato che persone provenienti da diverse parti del mondo hanno una diversa assunzione: ad esempio si è notato che chi ha la pelle scura e vive in climi temperati ha un livello molto basso di Vitamina D, probabilmente dovuto all’abbondante melanina nella loro pelle che ne ostacolerebbe la sintesi. Essendo l’unico nutriente che il nostro corpo è in grado di produrre da solo, non abbiamo bisogno di reintegrarlo a meno di problematiche legate alla gravidanza, all’allattamento e alla crescita. 


Quindi, per assumere questo importantissimo nutriente basta passare un tempo adeguato al sole e all’aria aperta, senza esagerare per evitare l’aumento del rischio di melanoma.


A COSA SERVE LA VITAMINA D


Il fabbisogno giornaliero per un adulto è di 400 unità, anche se può variare fino a 1’000 con l’età o in caso di problematiche collegate.

Questo nutriente è stato scoperto ed isolato per la prima volta durante una ricerca per trovare la causa del rachitismo nei bambini, si sapeva che fosse la mancanza di una sostanza dietetica e con la ricerca si è arrivati a trovarla e chiamarla Vitamina D.

Essendo poco presente in natura bisogna ripiegare su degli integratori in caso di carenza o fabbisogno elevato: questi complementi vengono usati per il trattamento o la prevenzione di osteoporosi, rachitismo e osteomalacia (la forma senile del rachitismo). Abbiamo capito, quindi, che la Vitamina D ha un importante ruolo nell’assorbimento del calcio e, di conseguenza, nel rafforzamento delle ossa, per questo durante lo sviluppo favorisce la salute dei denti e aiuta la prevenzione della parodontite.


L’importantissimo ruolo nella salute delle ossa, però, non è l’unico che può avere per il nostro corpo, infatti riduce la vasocostrizione, lo stress ossidativo (riducendo il rischio di infarti e ictus) e migliora la riparazione dei danni interni ai vasi sanguigni, dando un grande beneficio al nostro sistema cardiocircolatorio.

Una grave carenza è stata associata a malattie gravi come il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla.


Sul sistema cardiovascolare la mancanza di Vitamina D può aumentare il rischio di diabete, ipercolesterolemia e sindrome metabolica. Questa carenza può essere dovuta alla scarsa esposizione alla luce solare o anche a malattie che alterino l’assorbimento intestinale come il Morbo di Crohn, malattie dei reni, del fegato e farmaci per ridurre il colesterolo, antiepilettici e antimicotici.


Ovviamente, come tutti i nutrienti, bisogna stare attenti a non esagerare, in caso di eccesso la Vitamina D può portare alla calcificazione diffusa a diversi organi con conseguenti vomito, diarrea e spasmi muscolari.


Nel periodo invernale il tempo di luce naturale, come sappiamo, si riduce e con esso anche le possibilità che abbiamo di ricaricare le nostre riserve di Vitamina D, per questo è consigliato l’uso di integratori per bilanciare l’assunzione con il fabbisogno.


Per le persone con la pelle molto chiara, inoltre, nel periodo estivo anche un’esposizione di 10-15 minuti può risultare dannosa e per questo viene consigliata l’integrazione della vitamina.

 

A Palazzo Fiuggi un team multidisciplinare di medici studia delle diete bilanciate e tarate sulla persona, con la possibilità di continuarle anche dopo la permanenza: tenendo conto di ogni fattore, compresa l’assunzione di Vitamina D, potranno sopperire ad eventuali carenze e aiutare a limitare gli eccessi, così da ribilanciare il tuo metabolismo e farti stare in salute.




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Immagine del redattoreDr. David Della Morte Canosci

Aggiornamento: 30 set 2022

Il termine chakra, in sanscrito, significa “ruota” o “cerchio”, ed è spesso utilizzato per rappresentare i centri energetici del nostro corpo, che hanno il compito di ricevere e poi distribuire la nostra energia vitale.


donna e uomo che usano i chakra a Palazzo Fiuggi

Secondo la religione induista, i chakra principali sono 7 ed ognuno è dotato di caratteristiche specifiche e si associa a determinate emozioni, sensazioni e funzionalità (sia mentali che spirituali). Inoltre ognuno di questi chakra occupa una posizione specifica all’interno del corpo, a cui è associata una specifica ghiandola endocrina, che ha il compito di rilasciare gli ormoni e la cui funzionalità viene spesso compromessa dai livelli eccessivi di stress a cui sottoponiamo il nostro organismo.

Per raggiungere uno stato di benessere completo, dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti che caratterizzano il nostro corpo e la nostra mente. Conoscendo il funzionamento dei chakra, è possibile quindi comprendere i nostri squilibri energetici e ristabilire un corretto funzionamento psico-fisico. E lo yoga ci può aiutare!

YOGA E BENESSERE


Secondo la teoria dello yoga, gli esseri umani sono generati da due componenti: un corpo fisico, visibile, ed uno energetico, invisibile e che regola l’attività mentale e spirituale. Questo “secondo” corpo è costituito da una forma di energia vitale che prende il nome di “prana”.

Il prana fluisce in tutto il nostro corpo attraverso speciali canali energetici chiamati “nadi”. Questi canali sono molto numerosi (circa 72.000) e vengono raggruppati in 3 categorie principali: Sumshumna, Ida e Pingala.


Sumshumna è la nadi principale e comincia il suo percorso alla base della spina dorsale, terminando sulla sommità della testa. Ida e Pingala sono invece nadi secondarie: partono anch’esse dalla base della colonna vertebrale per poi però proseguire in senso spirale lungo la colonna vertebrale, fino ad arrivare al sesto chakra: Ajna (il terzo occhio).


Praticare yoga è fondamentale per risvegliare dentro di noi l’energia che risiede alla base della colonna vertebrale (culla del primo chakra) per poi farla risalire lungo il nostro corpo. Questa energia prende il nome di “kundalini” e ha lo scopo di riportare i singoli chakra al loro funzionamento regolare, riparando i danni causati dalla paura, dall’ansia e dallo stress quotidiano.



maestra e allieva di yoga Palazzo Fiuggi


I TUOI CHAKRA SONO BLOCCATI?


Se stiamo vivendo un periodo stressante e ci sentiamo stanchi e appesantiti dalla routine quotidiana, allora è molto probabile che i nostri chakra si siano bloccati. Il nostro compito è individuare quali chakra non funzionano correttamente e riportarli correttamente al loro equilibrio per mezzo della pratica yoga.


Ecco una lista dei 7 chakra e di come si presentano i vari blocchi emotivi associati ad ognuno di essi:


Primo chakra: Mūlādhāra.

Si trova nel perineo. Esso ci mette in contatto con la Terra, ci fornisce energia vitale e fiducia in noi stessi. Se in questo periodo avverti sensazioni di paura, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del primo chakra è associato spesso a stanchezza fisica, mancanza di forza, problemi intestinali, incapacità di imporsi, scarsa voglia di vivere e difficoltà a prendere decisioni per paura di non farcela.


Secondo chakra: Svādhiṣṭhāna.

Si trova sotto l’ombelico. Il suo compito è quello di regolare la soddisfazione dei bisogni, delle emozioni e della realizzazione creativa. Se in questo periodo avverti sentimenti di colpa, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del secondo chakra è spesso associato a problematiche sessuali, disturbi renali, enuresi, difficoltà a provare piacere, tendenza a trattenere le emozioni e incapacità a lasciarsi andare.


Terzo chakra: Maṇipūra.

Si trova nel plesso solare. Ci dona il potere dell’intenzione e regola le nostre azioni. Se in questo periodo avverti frustrazione o vergogna, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del terzo chakra è spesso associato a disturbi digestivi, disfunzioni epatiche e biliari, malattie del sistema immunitario, malattie psicosomatiche, ansia, nervosismo e disturbi dell’alimentazione.


Quarto chakra: Anāhata.

Si trova nel cuore. É responsabile del sentimento di profondo amore, dell’ispirazione e delle emozioni positive. Se in questo periodo avverti profondo dolore o stati emotivi affini, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del quarto chakra è spesso associato a disturbi cardiovascolari, patologie alle vie respiratorie, iper e ipotensione, dispiaceri affettivi, incapacità di perdonare e mancanza di fiducia.


Quinto chakra: Viśuddha.

Si trova nella gola. Permette di esprimere le proprie opinioni, di comunicare con gli altri ed esprimere la propria vena creativa. Se in questo periodo non vivi con coerenza ciò che pensi con ciò che dici, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del quinto chakra è spesso associato a disturbi respiratori, mal di gola, problemi alla bocca e ai denti, difficoltà nella comunicazione e nell’espressione verbale e timore di non essere capiti o di non piacere.


Sesto chakra: Ājñā.

Si trova nel terzo occhio. É responsabile dell'intuizione e della comunicazione con il subconscio. Se in questo periodo stai cercando di fuggire dalla realtà, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del sesto chakra è spesso associato a problemi di vista, mal di testa, labirintite, problemi alle vie aeree superiori, difficoltà a realizzare le proprie idee, mancanza di fiducia nelle proprie intuizioni e scarsa forza di volontà.


Settimo chakra: Sahasrāra.

Si trova sulla “fontanella”, nella sommità del capo. Ci permette di percepire l’energia cosmica. Se in questo periodo ti senti dipendente dalle cose terrene, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del settimo chakra è spesso associato a mal di testa, fobie, problematiche psichiche, problemi legati alla crescita personale, non riuscire a vedere le cose belle della vita e paura eccessiva della morte.


Per approfondire i professionisti di Palazzo Fiuggi possono affiancarti in questo percorso per il raggiungimento di un benessere più profondo. In un prossimo articolo ti consiglieremo una serie di esercizi pratici di Yoga da applicare per sbloccare efficacemente i tuoi chakra. Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato!



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Immagine del redattoreArmando Vinci

Aggiornamento: 30 set 2022

Il mal di schiena è un dolore molto comune, che può trovare origine in diverse cause e con esiti che possono essere molto diversi: ma quale ginnastica dà i maggiori benefici a chi soffre di mal di schiena? Scopriamo la ginnastica neuromeccanica.


Considerare il mal di schiena dalla sua comparsa è una forma di prevenzione importante per evitare che il disturbo si cronicizzi e diventi sempre più fastidioso e doloroso: mentre uno stile di vita attivo può ridurne drasticamente la probabilità che si presenti.



uomo e donna che fanno GINNASTICA NEUROMECCANICA

A COS É DOVUTO IL MAL DI SCHIENA


Una postura scorretta può portare a infiammazioni di legamenti, della muscolatura, dei nervi, delle articolazioni o delle strutture ossee, soprattutto se considerata dal punto di vista dinamico, ovvero durante lo svolgimento di attività: dal camminare, all’esercizio fisico. Può tuttavia essere segnale dell’insorgenza di qualche patologia specifica e pertanto non và sottovalutato ma considerato con il proprio medico curante.

Viene altresì considerato un disturbo multifattoriale, ovvero che può avere origine dal concatenarsi di diverse cause, che possono far riferimento quindi alla sfera fisica ma anche psicologica e sociale.


Stress e ansia, infatti, hanno un ruolo importante nell’accumulare tensione, ridurre sia la vascolarizzazione che flessibilità dei muscoli, con dolori che possono comparire sia a livello cervicale che lombare.



DA TENERE A MENTE

In termini generali, come molti tipi di dolore, il mal di schiena ha un valore funzionale e rappresenta un segnale di allarme che il corpo manda alla propria consapevolezza per richiedere un cambiamento nella propria vita quotidiana.

A CHI RIVOLGERSI PER IL MAL DI SCHIENA


Come dicevamo può rappresentare un sintomo che può nascondere l’insorgere di una patologia di competenza medica; pertanto, è bene non sottovalutare il sintomo e farsi visitare dal proprio medico curante, per poter escludere qualcosa di più grave. Sempre il medico curante potrà suggerire un centro specializzato o una visita fisiatrica, ortopedica o della specializzazione più affine alla causa che ha identificato nel tuo singolo caso. Spesso si tratta di una cattiva postura, utilizzata molte ore al giorno, come ad esempio sul luogo di lavoro, in macchina o in altre condizioni di attività pertanto è importante avere una chiara visione propria della postura ottimale da tenere durante la giornata.

Il Movement Lab di Palazzo Fiuggi, ha dedicato un programma proprio per la postura dinamica, ovvero come il corpo si assesta durante l’esecuzione dei movimenti: ma che differenza c’è tra postura statica e dinamica?


LA POSTURA


La postura è comunemente vista come una condizione statica, ovvero la posizione del proprio corpo nello spazio, lo stato dei muscoli (allungati o accorciati), la mobilità dei segmenti, in particolare:

  • colonna vertebrale

  • anche

  • ginocchia

  • caviglie

Questa prospettiva deriva dall'Ortopedia, della Cinesiologia degli anni 50, dei primi approcci alla ginnastica correttiva. Indubbiamente con un valore terapeutico o se vogliamo di "allenamento" per ottimizzare le simmetrie corporee.

Negli ultimi anni, probabilmente dal ventennio passato, il concetto di neuroplasticità, di sistema nervoso centrale e vegetativo, di biofeedback, meccanismi anticipatori, riflessi etc. è stato prepotentemente integrato nel modello biomeccanico, con ripercussioni positive, sia sul concetto di movimento stesso, che di postura.

Il corpo umano diventa cervello-centrico e la postura viene vista come un riflesso delle informazioni sensoriali, trasformate in risposta motoria: postura dinamica.

La chiave di lettura quindi parte dai sensi, comunemente definiti propriocezione e dalle risposte adattative motorie e quindi nel contesto e nell’attività in cui vengono svolti i movimenti.

Un esempio classico è la distorsione di caviglia, che può determinare, se mal riabilitata, uno spostamento dei carichi podalici dal lato opposto all'infortunio, con una asimmetria che può durare anni, se nessuno corregge il disturbo o interferenza sensoria. Molto spesso il trauma passa, si esaurisce, ma la memoria posturale permane.

COSA FARE?


Il Movement Lab di Palazzo Fiuggi, ha un programma dedicato a ripristinare il sistema senso-motorio, per ottenere la migliore risposta muscolare a seguito di qualsiasi stimolo esterno.

Tali stimoli possono essere di diversa natura:

  • sonori;

  • visivi;

  • relativi all'instabilità;

  • di allungamento;

  • di rinforzo muscolare specifico;

  • vibratori;

Essendo l’origine spesso di natura multifattoriale, l’approccio per il suo trattamento deve essere multidisciplinare e quindi il programma del Movement Lab viene integrato con il percorso in SPA, stimolando il sistema nervoso con:

  • SPA Wave;

  • massaggio;

  • crioterapia;

  • osteopatia;

  • riflessologia


GINNASTICA NEUROMECCANICA Palazzo Fiuggi

A Palazzo Fiuggi si potrà dedicare quindi un momento a sè stessi ed alla prevenzione o al trattamento di fastidiosi dolori come il male alla schiena, alla cervicale, alle anche, alle ginocchia o alle caviglie

Scopri di più sul Movement Lab e sui servizi di Palazzo Fiuggi.



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